Artisti Oggi Wall #5 - Gabriele Grones
Siamo orgogliosi di presentare in questo nuovo Wall, il primo del 2019, le opere di Gabriele Grones, artista classe 1983, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Venezia con un curriculum espositivo internazionale.
Per l'Artisti Oggi Wall #5 abbiamo scelto una serie di dipinti ad olio su tela che si aprono in un racconto fantastico che ha un ordine di lettura non predefinito.
L'unico suggerimento che possiamo darvi è quello di avvicinarvi e osservare attentamente, accostatevi ai vetri e guardate con attenzione, scorgete i particolari e la complessità del disegno, i colori che si fanno profondi e intensi, quasi fluorescenti in alcuni dettagli.
La pittura di Gabriele Grones è estremamente realistica e le opere sono di piccole dimensioni, uno sguardo disattento potrebbe avere l'impressione di aver già colto tutto.
L'incedere si deve invece arrestare, occorre fermarsi e osservare con cura per poter dipanare pian piano la nebulosa superficie marina, immergersi, distinguere i colori pur nella profondità.
Si potrà respirare attraverso la maschera e lasciandosi trasportare dalla corrente fare scoperte inattese, ondeggiando come piante acquatiche. Una nuova boccata di ossigeno, uno spavento e subito dopo un sorriso, appena accennato, sentire le piccole rughe che si formano intorno agli occhi al giungere di un'idea, seguire il riflesso di un sottile spiraglio di luce.
Quindi proseguire.
Per l'Artisti Oggi Wall #5 abbiamo scelto una serie di dipinti ad olio su tela che si aprono in un racconto fantastico che ha un ordine di lettura non predefinito.
L'unico suggerimento che possiamo darvi è quello di avvicinarvi e osservare attentamente, accostatevi ai vetri e guardate con attenzione, scorgete i particolari e la complessità del disegno, i colori che si fanno profondi e intensi, quasi fluorescenti in alcuni dettagli.
La pittura di Gabriele Grones è estremamente realistica e le opere sono di piccole dimensioni, uno sguardo disattento potrebbe avere l'impressione di aver già colto tutto.
L'incedere si deve invece arrestare, occorre fermarsi e osservare con cura per poter dipanare pian piano la nebulosa superficie marina, immergersi, distinguere i colori pur nella profondità.
Si potrà respirare attraverso la maschera e lasciandosi trasportare dalla corrente fare scoperte inattese, ondeggiando come piante acquatiche. Una nuova boccata di ossigeno, uno spavento e subito dopo un sorriso, appena accennato, sentire le piccole rughe che si formano intorno agli occhi al giungere di un'idea, seguire il riflesso di un sottile spiraglio di luce.
Quindi proseguire.
