Vibrazioni - Marco Garello

Compagnia Unica OpenLab presenta

VIBRAZIONI 
Marco Garello

dal 13 settembre al 25 ottobre 2008
via San Vincenzo 102, Genova


Marco Garello non è un pittore, né uno scultore né un designer. Eppure le sue “sculture da parete” sono opere sospese tra design, per i materiali e le forme, pittura, per il formato, e scultura, in quanto sempre almeno in parte tridimensionali. La freddezza dei colori metallici e la leggerezza dei supporti convivono con le superfici frastagliate e riccamente decorate in grado sempre di trasmettere vibrazioni positive, che colpiscono prima di tutto la nostra sfera emotiva, l’inconscio prima della razionalità. 

Quelli da lui prescelti sono materiali di recupero o comunque presi in prestito da altri campi, come il depron (una sorta di polistirolo utilizzato nell’edilizia come isolante) e poi filo di ferro, acrilici, resine, plexiglas e persino spugne e cristalli antichi; essi riflettono il suo essere attirato dalla tecnologia – i materiali moderni – ma allo stesso tempo dalla tradizione con antichi oggetti e forme che riscoperti acquistano nuova luce e funzione. 

Le sue opere conferiscono immediatamente un senso di rilassatezza allo sguardo, portato a seguire l’armonico susseguirsi di forme chiuse e aperte. Da quei colori e materiali metallici misteriosamente emana una sensazione di tranquillità, pacatezza, benessere. 

Forse il segreto dell’artista è proprio quello di riuscire a bilanciare con naturalezza ogni aspetto: le forme sempre dotate di una certa simmetria; i materiali e i colori freddi e coinvolgenti al contempo; i soggetti astratti eppure dotati di un richiamo ancestrale alla vita; i titoli - quando ci sono - evocativi e vaghi. 
Marco Garello, infatti, non vuole mai dare significati univoci alle sue creazioni, ma lasciare il campo aperto alle diverse possibili interpretazioni di chi guarda, liberando in questo modo, non solo se stesso, ma anche l’osservatore dalle costrizioni della vita quotidiana. 

Per questo egli si limita solo a suggerire alcuni “percorsi di viaggio”, tramite opere suggerite anche dalle sue vaste esperienze in giro per il mondo, ad esempio “Kabul”, “Marrakech”. “Grand Canyon”, “Wanton freschi” oppure “Collezione Versailles”, in cui rievoca la galleria degli specchi della magnifica reggia reale francese. 
Hanno titoli ancora più universali opere come “Eyes in the sky” o “Windows on infinity”, realizzate nel 2004, quando l’artista viveva nel New Jersey, di fronte all’isola di Manhattan e certamente sono state ispirate anche dagli indimenticabili riflessi dello skyline newyorkese sul fiume Hudson… 





Inaugurazione: Sabato 13 Settembre ore 18.00 

OpenLab in Compagnia Unica 
Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova 
Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30