Home Sweet Japan - Matilde Domestico e Hiroaki Asahara
Ottobre 2007.
Dopo alcuni mesi di lavori, le sale del piano nobile di Compagnia Unica si trasformano e prende vita l'OpenLab art gallery, uno spazio dedicato all'arte contemporanea.
Home Sweet Japan di Matilde Domestico e Hiroaki Asahara è la prima mostra al suo interno.
Dopo alcuni mesi di lavori, le sale del piano nobile di Compagnia Unica si trasformano e prende vita l'OpenLab art gallery, uno spazio dedicato all'arte contemporanea.
Home Sweet Japan di Matilde Domestico e Hiroaki Asahara è la prima mostra al suo interno.
Dal 13 Ottobre al 24 Novembre 2007
HOME SWEET JAPAN
Inaugurazione: Sabato 13 Ottobre ore 18.00
Performance artisti: Cerimonia del Tè
OPEN LAB – HOME SWEET JAPAN
Open Lab, sorto all’interno di
Compagnia Unica come spazio aperto alla creazione ed esposizione di arte, moda,
design e sperimentazioni musicali vi invita a visitare “Home Sweet Japan”, una
sorta di viaggio-percorso in un’altra dimensione.
Qui quadri e sculture sono fatti
di carta, teiere e tazzine si animano per divenire “arcatazze”, oppure si
afflosciano tramutandosi in “dondotazze” o “deformatazze”. In un contesto
etereo e precario la carta Washi di Hiroaki Asahara convive con le creazioni in
ceramica di Matilde Domestico. Questi materiali prelevati da un contesto
naturale o artificiale, ma pur sempre quotidiano, prendono forma per divenire
non solo oggetti di consumo ma anche mezzo per esprimere nuove funzioni
ludico-poetiche in un’atmosfera magico-incantata in cui l’osservatore è messo a
suo agio dall’incontro con affetti familiari e convenevoli ufficiali, come la
cerimonia del tè, alla quale è invitato a partecipare.
Matilde Domestico è nata a Torino,
dove attualmente opera. Con il suo lavoro ossessivo sulle tazze e sui cocci è
sempre alla ricerca di soluzioni sorprendenti ed ironiche, in grado di
capovolgere il nostro sistema di valori abituali. Nella sua poetica
dell’oggetto è la tazza di uso comune che viene strappata dal contesto
quotidiano per essere proiettata in una dimensione straniante e carica di nuovi
significati. All’interno di Open Lab, ad esempio, delle tazzine in ceramica,
oggetto considerato comunemente fragile e delicato, si trasformeranno
addirittura in elemento architettonico, un’arcata da attraversare. Così Matilde
“utilizza” l’arte come finzione in grado di creare nuovi rapporti con gli
oggetti, inconsuete associazioni d’idee in grado di arricchire e stimolare lo
spettatore.
Hirohaki Asahara, nato e formatosi
in Giappone, si trasferisce a Torino dove vive e lavora. Realizza egli stesso a
mano il materiale delle sue opere, la carta, tramite una serie di lavorazioni
della fibra Washi, particolare tipo di cellulosa di origine giapponese,
arricchisce poi l'impasto con elementi recuperati direttamente in natura
(frammenti di corteccia, fiori o foglie). Questo accorgimento comporta spesso
la permanenza d’increspature sulla superficie cartacea, a loro volta
valorizzate dalla luce per ricreare un effetto di armonia e leggerezza.
Hirohaki sceglie di ergere a soggetto delle sue creazioni quello che è
generalmente mero supporto dell’opera d’arte. La sua ricerca insegue il punto
di equilibrio tra attuazione dell’idea nella sua forma pura e perfetta e
resistenza di una materia sfuggente e flessibile come la carta.
OpenLab in Compagnia Unica
Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova
Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30
Le foto dell'inaugurazione e della mostra allestita negli spazi di Compagnia Unica OpenLab
Alcune foto scattate nello studio di Hiroaki Asahara a Torino nel 2007
Le foto dell'inaugurazione e della mostra allestita negli spazi di Compagnia Unica OpenLab
Alcune foto scattate nello studio di Hiroaki Asahara a Torino nel 2007